Sicurezza e Microsoft 365: le persone al centro della difesa

Social Engineering: l'arma preferita dei cybercriminali nell'era dell'AI     

Le minacce informatiche di oggi, come phishing, furto di account, pop-up ingannevoli, perdita di dati, dipendono quasi sempre da un errore umano. Questi attacchi IT, che prendono di mira le persone, includono solitamente una componente di social engineering. 

Di cosa si tratta esattamente? Il social engineering è una tecnica di manipolazione psicologiche che fa leva sulle emozioni dell’essere umano come paura, noia o urgenza per indurre la vittima ad eseguire un’azione a vantaggio del criminale informatico: cliccare su un link, fornire informazioni o scaricare un file dannoso. 

I criminali informatici oggi preferiscono il social engineering agli attacchi tecnicamente sofisticati, perché in questo modo evitano gli strumenti di rilevamento automatico di URL e allegati dannosi. L’obiettivo è coinvolgere la vittima facendola interagire direttamente con il criminale. Con l’arrivo della Gen AI, inoltre, i manipolatori non sono più ostacolati dalla lingua o dalla localizzazione geografica e possono agire in qualsiasi contesto.  

Una strategia people-centric per una cybersecurity proattiva  

È evidente che la strategia di sicurezza da adottare deve essere "people-centric", che metta le persone al centro e operi una difesa su più livelli. 

  • Formare il personale: predisporre un piano di formazione accurato e personalizzato, che insegni ai dipendenti a riconoscere e segnalare le minacce; 
  • Proteggere i dati sensibili: assicurare che i dati personali dei dipendenti siano protetti da accessi non autorizzati, interni o esterni; 
  • Rilevare il Business E-mail Compromise (BEC): implementare sistemi di analisi comportamentale e modellazione linguistica in grado di riconoscere le e-mail sospette;  
  • Difendersi dal phishing avanzato: adottare soluzioni di sicurezza di terze parti per bloccare le minacce che riescono ad aggirare le protezioni standard. 

Perché Proofpoint e Microsoft 365 insieme sono la scelta giusta  

Proofpoint si concentra sulla difesa delle persone, offrendo una protezione avanzata e bloccando il 99,99% delle minacce IT, inclusi malware, codici QR e attacchi BEC. Lo fa grazie a tre pilastri: 

  • Threat Intelligence sulle minacce: un team globale che analizza ogni giorno i rischi per anticipare le minacce; 
  • Analisi comportamentale: sistemi che apprendono i comportamenti normali degli utenti e rilevano le anomalie, neutralizzando i rischi e le anomalie; 
  • Intelligenza Artificiale: integrata nella piattaforma Proofpoint NexusAI che si adatta costantemente per contrastare le nuove minacce, verificando ogni mese 2 miliardi di e-mail potenzialmente dannose e utilizzando l'analisi linguistica avanzata per bloccare gli attacchi di social engineering. 

Integrare Proofpoint con Microsoft 365 cosa garantisce? 

  • Protezione di alto livello: rilevamento e blocco immediato delle minacce più evolute come TOAD e BEC, grazie alla modellazione linguistica che riconosce sottili indici comportamentali; 
  • Visibilità completa: identificazione dei bersagli degli attacchi e i comportamenti rischiosi dei dipendenti, valutando il grado di vulnerabilità; 
  • Efficienza ottimizzata: automazione del rilevamento, della neutralizzazione e della risposta alle minacce, semplificando la gestione della sicurezza e liberando risorse per il team IT. 

Proofpoint offre tutto questo per proteggere le persone e i dati nell'era del cybercrime avanzato. Se vuoi ridurre in modo significativo la tua esposizione ai rischi, scarica l’infografica e scopri 5 motivi per cui dovresti implementare le tecnologie di Proofpoint 

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