Ambito di applicazione di NIS2: le entità essenziali e importanti
La direttiva NIS2 si applica a due categorie principali di organizzazioni: le "entità essenziali" e le "entità importanti".
Le entità essenziali includono grandi aziende operanti in settori critici, come energia, trasporti e Pubblica Amministrazione. Per essere classificate come grandi aziende, le organizzazioni devono avere almeno 250 dipendenti, oppure un fatturato annuale minimo di 50 milioni di euro o un bilancio annuale di almeno 43 milioni di euro. Le entità importanti comprendono le aziende che operano in settori quali ricerca, servizi postali e gestione dei rifiuti; devono contare almeno 50 dipendenti e raggiungere fatturato e bilancio annuale di 10 milioni di euro.
La Direttiva distingue i settori ritenuti altamente critici, nonché i relativi sottosettori, le categorie di pubbliche amministrazioni e le ulteriori tipologie di soggetti a cui si applicherà il decreto. Questa distinzione è fondamentale per comprendere la portata della normativa e l'impatto che avrà sulle aziende italiane e non solo.
Obblighi di Cybersecurity e continuità aziendale
Un tema rilevante della Direttiva NIS2 è la responsabilità dei soggetti abilitati: la normativa prevede che la direzione aziendale supervisioni e approvi le misure di sicurezza informatica. La responsabilità si sposta quindi verso il vertice aziendale, rendendo necessaria una formazione specifica per dirigenti e manager, che devono essere in grado di gestire, rispondere e mitigare i rischi informatici.
Un pilatro cruciale della normativa è la continuità aziendale: le organizzazioni devono sviluppare strategie dettagliate per rispondere e riprendersi tempestivamente in caso di attacco informatico, minimizzando le interruzioni dei servizi forniti. Le aziende devono quindi creare una strategia dettagliata e credibile di risposta e rispristino dagli attacchi cyber security, con l’obiettivo di garantire la ripresa e ridurre rapidamente eventuali interruzioni.
Segnalazione degli incidenti: garantire una risposta rapida e coordinata
Una delle novità introdotte dalla NIS2 è la procedura di segnalazione degli incidenti, la quale impone che le entità notifichino tempestivamente al CSIRT Italia (Computer Security Incident Response Team Italia) qualsiasi incidente con possibili e rilevanti ripercussioni sui loro servizi. La definizione di un incidente significativo include quello che può causare gravi perturbazioni operative dei servizi o perdite finanziarie considerevoli, ma anche effetti dannosi su persone fisiche o giuridiche, causando perdite materiali o immateriali considerevoli.
Questo sistema di notifica ha l’obiettivo di garantire un intervento rapido e coordinato in caso di crisi cibernetiche, rafforzando la cooperazione tra i diversi attori coinvolti. In caso di mancata conformità, NIS2 prevede delle sanzioni pecuniarie più incisive rispetto al passato: per le entità essenziali, la penale può arrivare fino a 10 milioni di euro, per le entità importanti può raggiungere i 7 milioni di euro.
La Risposta dell'Italia a NIS2, nuovi obblighi e priorità
L'Italia è stata tra i primi Stati membri dell’UE a recepire la Direttiva NIS2 attraverso il Decreto Legislativo 138/2024 (detto anche Decreto di Recepimento), il quale ha come obiettivi principali l'innalzamento del livello di cyber resilienza e il miglioramento del livello di consapevolezza comune e della capacità di preparazione e risposta alle crisi. Per garantire l'efficacia della normativa, sono stati introdotti nuovi obblighi di notificazione e sono state stabilite gerarchie di priorità per le segnalazioni al CSIRT Italia, che riflettono l'importanza sociale ed economica degli incidenti segnalati.
Adeguarsi e affrontare le sfide dalla NIS2
Con l’entrata in vigore della NIS2, le aziende europee sono chiamate a un impegno crescente verso la sicurezza informatica. Le organizzazioni devono ora valutare se le attuali procedure di gestione del rischio cyber siano sufficienti per soddisfare i requisiti della NIS2, valutando anche la sicurezza della supply chain e dei fornitori.
È essenziale che i vertici aziendali assumano un ruolo attivo nel monitorare non solo le politiche aziendali di cybersicurezza, ma anche le inevitabili interconnessioni con il panorama digitale più ampio. La normativa promuove una cultura di sicurezza che può generare effetti positivi a lungo termine, sia per le aziende stesse che per l'ecosistema digitale. Essere pronti e informati sono gli imperativi per affrontare le sfide future nel mondo della cybersicurezza.