Cos'è il modello Zero Trust?

Cos'è il modello Zero Trust?

Nel precedente paragrafo abbiamo accennato al significato di Zero Trust descrivendolo come una metodologia che elimina il concetto di "fiducia implicita"; ma cosa significa in concreto? Diamo una definizione più accurata.

Il modello Zero Trust è un approccio alla sicurezza informatica che si basa sul principio fondamentale di non fidarsi automaticamente di nessun utente, dispositivo o rete, sia all'interno che all'esterno di un'organizzazione ma di verificare sempre ogni tipo di richiesta.

Pertanto, il modello Zero Trust implica che ogni richiesta di accesso, sia da parte degli utenti interni che di quelli esterni, debba essere attentamente verificata e autorizzata in base a una serie di criteri che possono includere l'identità dell'utente, il tipo di dispositivo utilizzato, la posizione geografica, la reputazione dell'IP e altri fattori di contesto.

Il modello Zero Trust si basa su quattro principi chiave:

  1. Verifica costante: Ogni richiesta di accesso viene valutata in modo continuo, indipendentemente dalla posizione dell'utente o del dispositivo e dal fatto che sia già "conosciuto" al sistema.

  2. Minimizzazione dei privilegi: Gli utenti e i dispositivi ricevono solo i privilegi di accesso e di modifica necessari per svolgere le loro attività. Una figura junior con poche responsabilità non potrà accedere a risorse cruciali per il business e, allo stesso tempo, un manager non potrà modificare documenti che non rientrano nella sua sfera di competenza. 
    Questo permette non solo di minimizzare la possibilità di modifica o eliminazione involontaria, ma permette di proteggere in modo più efficiente tutta la rete aziendale. 

  3. Segmentazione della rete: Segmentare la rete e tenerne separate le varie porzioni è un ottima misura di sicurezza che sta alla base di questo modello. Così facendo si riesce a ridimensionare enormemente la superficie d'attacco.

  4. Monitoraggio e analisi avanzati: Per riuscire a verificare sempre ogni tipo di interrogativo posto al sistema vengono utilizzati strumenti di monitoraggio e analisi avanzati, in grado di rilevare in modo tempestivo i comportamenti sospetti o le anomalie e che permettono, di conseguenza, una risposta tempestiva.

In sostanza e volendo riassumere, l'obiettivo del modello Zero Trust è quello di minimizzare il rischio di compromissione dei dati e delle risorse aziendali, consentendo solo l'accesso necessario e appropriato in base al contesto. Ciò significa che anche gli utenti interni, come i dipendenti, devono autenticarsi e autorizzare ogni richiesta di accesso, rendendo più difficile per eventuali minacce infiltrarsi o muoversi all'interno della rete aziendale.

Come si raggiunge il modello Zero Trust?

Ora sappiamo nel dettaglio in cosa consiste teoricamente il modello Zero Trust, ma per il suo raggiungimento c'è bisogno di implementate nella infrastruttura aziendale una combinazione di tecnologie, policy e procedure. Non esiste solo un'unica tecnologia che permette di raggiungere lo Zero Trust, ma sicuramente possiamo individuare alcuni punti chiave:

  • Applicare i controlli di accesso: L'accesso alle risorse di rete deve essere concesso in base a un approccio di "minimo privilegio", catalogando tutti gli asset di dati e IT di cui assegnare i diritti di accesso in base ai ruoli.

  • Segmentare la rete per evitare movimenti laterali: Utilizza una serie di tecnologie, come diversi cloud privati, pubblici o ibridi, per suddividere la rete aziendale in segmenti isolati, consentendo solo il traffico autorizzato tra di essi. Questa segmentazione limita la propagazione di eventuali minacce all'interno della rete e riduce l'accesso non necessario a risorse sensibili.

  • Attivare o implementare l'autorizzazione multifattoriale: Come hai potuto leggere, nei modelli Zero Trust la verifica è una delle priorità principali. L'autenticazione Multi-factor (MFA) è essenziale per riuscire a realizzare un processo di verifica autorevole, restringendo il campo di affidabilità per gli utenti e i dispositivi. 

  • Monitorare l'attività di rete e analisi comportamentale: Il monitoraggio continuo dell'attività di rete può aiutare a rilevare qualsiasi comportamento anomalo che potrebbe indicare una potenziale violazione. Ciò include un rafforzamento della sicurezza sugli endpoint, tecnologie di rivelamento delle minacce e firewall nonché strumenti per l'analisi comportamentale degli utenti, dei dispositivi e delle applicazioni all'interno della rete. 

  • Implementare la crittografia: Un buon modo per proteggere i dati aziendali è quelli di criptarli attraverso tecnologie di crittografia avanzate. Assicurati che i dati siano criptati sia in transito che a riposo, in modo che anche se fossero intercettati o rubati, risulterebbero inutilizzabili senza la chiave di decrittazione corretta.

Perché dovresti adottare un modello Zero Trust

Ora sicuramente hai una idea più chiara di cosa sia il modello Zero Trust e dei passaggi chiave che dovresti seguire per adottarlo nella tua infrastruttura. Nella panoramica di questo approccio però ci manca un altro punto da trattare: i benefici. 

Tra i tanti vantaggi di questa adozione troviamo sicuramente l'ottimizzazione della protezione e della sicurezza informatica, un rilevamento tempestivo di comportamenti anomali o minacce che sono riuscite a penetrare e una drastica diminuzione delle minacce interne. Ne consegue anche una maggiore visibilità da parte del team IT, sia della rete che dei dati.

Il modello Zero Trust inoltre aiuta a raggiungere una maggiore conformità degli standard di sicurezza specifici per settore e del GDPR.

Scegliere di adottare il modello Zero Trust significa anche migliorare l'esperienza dell'utente, che potrà giovare di molta più flessibilità e mobilità.

Adesso possiedi tutte le informazioni che ti servono per decidere di passare a un modello Zero Trust! Se sei interessato a comprendere più attentamente come possa integrarsi nella tua organizzazione, un partner IT affidabile potrebbe fare al caso tuo. Se ne stai cercando uno che possa accompagnarti in questo percorso, non esitare a contattarci per una consulenza gratuita!

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