Una delle preoccupazioni più importanti quando si parla di cloud è il vendor lock-in.
Quando ci si trova davanti al fenomeno di lock-in , il cliente è dipendente da un prodotto, un servizio o una tecnologia. Questo è dovuto al verificarsi di alcune condizioni che rendono il cambiamento da un prodotto all'altro uno sforzo troppo elevato o addirittura impossibile.
Prendiamo in esame il mercato delle soluzioni informatiche: sono molti i provider che offrono tecnologie e servizi. Dal punto di vista amministrativo è più conveniente lavorare con un numero ridotto di fornitori ITC, così facendo i processi diventano omogenei e meno complessi. Nei casi più estremi e seguendo questa logica, potrebbe esserci anche solo un fornitore di tecnologie a gestire tutta l'infrastruttura di una azienda.
A prima vista potrebbe essere una soluzione vantaggiosa, ma così si crea una situazione di piena dipendenza da quel fornitore, in inglese "vendor", creando proprio il vendor lock-in. Per via di questo rapporto, il cliente si trova in una posizione di forte svantaggio, con meno capacità di negoziazione, dove è incapacitato a cambiare soluzione.
Il 79% degli IT manager di tutto il mondo e l'87% di quelli italiani evidenziano come sia necessario avere i workload completamente portabili da un cloud all'altro per il successo delle loro iniziative digitale senza vendor lock-in.
Nonostante dati così importanti sulla pericolosità di questo rapporto, il vendor lock-in rimane una problematica attuale, nonché una delle preoccupazioni maggiori per le figure ITC. Per spiegare perché è così temuto nel mercato del cloud sfruttiamo un esempio:
Un'azienda utilizza l'infrastruttura cloud di un provider per salvare i propri dati importanti. Ha però la necessità di elaborarli al fine di ottenere utili informazioni per essere competitivo sul mercato. L'azienda può scegliere tra:
Pur non esistendo un’unica soluzione valida che permetta di evitare il lock-in, si possono adottare alcune strategie al fine di mitigare questo fenomeno; ne evidenziamo due:
A causa del rapporto nocivo creato dall'effetto lock-in, alcune aziende potrebbero temere di affidarsi a dei partner IT per migliorare le loro infrastrutture, precludendosi l'occasione di digitalizzarsi e diventare più competitivi all'interno del mercato di riferimento. La tematica è sicuramente ampia e tocca tutti i tipi di azienda, dalle PMI alle Enterprise, ma sicuramente farsi affiancare da un partner competente in materie informatiche, in un mondo interconnesso, è essenziale.
Un collaboratore preparato è in grado di capire quali possano essere le migliori strategie da adottare, valutare le specificità delle singole esigenze ed è in grado di consigliare la soluzione migliore evitando vendor lock-in. Se vuoi scoprire come scegliere un partner IT competente e che possa realizzare i tuoi progetti in modo trasparente e senza effetto lock-in, scarica il whitepaper!