Un Project Manager (PM) possiede un insieme di competenze tecnico-professionali (hard skills) e trasversali (soft skills) acquisite in contesti formali e informali.
Le prime sono rappresentati dai percorsi di studio e dai corsi a cui ha partecipato; le seconde sono l’insieme di quanto appreso in ambito lavorativo o mediante percorsi di autoformazione.
LE AREE DI CONOSCENZA DEL PROJECT MANAGEMENT
Poiché i settori in cui può operare un PM sono tantissimi e, contemporaneamente, le aree di conoscenza in cui è richiesto il suo apporto sono diverse, anche per lui vale il detto “gli esami non finiscono mai”. Che però va inteso in senso positivo, come stimolo ad aggiungere ulteriori competenze sul curriculum che facciano da apripista a incarichi più importanti e a ruoli più prestigiosi.
A proposito delle aree di conoscenza, il Project Management Body of Knowledge (PMBOK®) ne individua dieci, che coincidono con la gestione del progetto riguardo a: integrazione, ambito, tempi, costi, qualità, risorse umane, comunicazioni, rischi, approvvigionamento, stakeholder.
I PERCORSI FORMATIVI UTILI AL PM
Tali aree si prestano a essere approfondite attingendo a una formazione manageriale tramite un corso in Project Management riconosciuto a livello internazionale, oppure, nel caso in cui si possegga già la certificazione, “spacchettando” i contenuti in altrettanti percorsi formativi.
A titolo di esempio, eccone alcuni:
LA CARRIERA DEL PROJECT MANAGER
Un PM Senior può ambire a gestire progetti sempre più complessi fino a diventare Program Manager. Quest’ultimo, con almeno dieci anni di esperienza al suo attivo, coordina il lavoro di più Project Manager rivestendo un ruolo strategico in azienda, che prevede capacità manageriali elevate, in grado di influenzare anche il posizionamento del prodotto/servizio sui mercati di riferimento. Un ruolo che, senza le competenze accennate in precedenza, difficilmente gli verrebbe affidato.